Arexis - Sistema high-end per la guerra elettronica

Importanza dello spettro elettromagnetico 

Nel corso degli ultimi anni, lo spettro elettromagnetico ha acquisito progressivamente un’importanza sempre maggiore. I sensori, propri e degli avversari, la trasmissione radio di dati e altri mezzi di comunicazione si basano sull’utilizzo dello spettro elettromagnetico. Al giorno d’oggi, la disponibilità di sensori e della trasmissione di dati via radio sono essenziali per la localizzazione, al fine di poter valutare adeguatamente e agire con tempestività. Anche l’efficacia dell’uso delle armi, in particolare a medio e lungo raggio, può essere fortemente influenzata da un utilizzo senza limitazioni dei propri sistemi di sensori e di trasmissione dei dati. Di conseguenza, la possibilità di avvalersi dello spettro elettromagnetico e di impedirne l’utilizzo da parte del nemico è diventata di importanza decisiva per il successo delle missioni. Non si tratta più quindi solo di un mezzo importante per i sistemi di sensori e per la trasmissione dei dati, ma allo stesso tempo è diventato anche un vero e proprio “spazio” conteso, di cui a volte si parla addirittura come di un proprio dominio. 

Progresso tecnico su tutti i fronti 

L’avanzamento della digitalizzazione, il costante aumento della potenza dei processori e le più recenti tecnologie di antenne, a base di nitruro di gallio, consentono un uso sempre più flessibile dello spettro elettromagnetico. Dal momento che i moderni generatori si presentano con frequenze di impulsi in variazioni quasi illimitate, una loro classificazione basata su pochi parametri non è chiaramente più possibile. Anche i sistemi più datati vengono digitalizzati e possono ottenere vantaggi in termini di precisione dei loro sensori , portata e immunità ai disturbi. 

Requisiti dei moderni sistemi di autoprotezione EW 

Tuttavia, i requisiti dei sistemi di autoprotezione EW non sono cambiati: anche in futuro dovranno continuare a offrire all’equipaggio pressoché in tempo reale un quadro chiaro della situazione dello spettro elettromagnetico ed essere in grado di scongiurare efficacemente le minacce imminenti. Tuttavia, a causa del continuo sviluppo tecnologico delle potenziali minacce, lo sforzo necessario per raggiungere questo obiettivo con successo è aumentato in proporzione. In parole povere, i sistemi di autoprotezione EW attualmente utilizzati si basano sul principio del riconoscimento dei parametri usati e quindi del successivo confronto con le banche dati a disposizione per poter trarre deduzioni chiare sulle minacce e relativi stati operativi specifici. Già oggi, in un campo di applicazione moderatamente moderno, l’uso di sistemi “legacy” non risulta più essere conveniente. Ciò è dato dal fatto che possono manifestarsi segnali ambivalenti, le cosiddette “ambiguities”, o persino il mancato riconoscimento delle minacce. Di conseguenza, restano precluse una presentazione chiara del quadro situazionale e la messa in guardia da minacce imminenti, il che a sua volta espone a un forte rischio il personale, il materiale e il successo stesso delle missioni. 

Saab ed EW 

Da oltre 60 anni, Saab produce – tra le altre cose – sistemi di guerra elettronica molto potenti. Parallelamente alle scelte usuali, il pensiero innovativo e la massima coerenza nell’agire hanno portato a continui e proficui investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo dedicate al settore della guerra elettronica. Tutto questo ci ha dato modo di maturare in tempo utile un sistema prevedibilmente necessario e che ora è a disposizione sul mercato.  

Arexis, il sistema di autoprotezione EW 

Arexis è l’ultima generazione di sistemi di guerra elettronica per piattaforme volanti di Saab e rappresenta l’attuale stato dell’arte di una famiglia di prodotti molto performante. Arexis è progettato per contrastare efficacemente i più moderni sistemi di minaccia a frequenza e a impulsi attivi. Il punto di partenza per il suo sviluppo, durato circa otto anni, è stato il sistema del Gripen C/D, esso stesso già molto performante. Il costo dello sviluppo di un sistema così moderno può arrivare a superare di gran lunga il miliardo di euro. Arexis sarà utilizzato sul Gripen E/F e in futuro sull’Eurofighter EK (Electronic Combat) tedesco, mentre i moduli selezionati della famiglia Arexis saranno utilizzati anche su altre piattaforme. 

Oltre a una banda istantanea molto ampia, alla registrazione, alla trasmissione e all’elaborazione dei segnali completamente digitali, una misurazione dell’angolo ad alta precisione contribuisce in modo decisivo alle impressionanti prestazioni del sistema in uno scenario con generatori di segnali molto agili. Anche se tutti i parametri elettromagnetici possono essere variabili, la posizione del generatore di impulsi (o dei generatori di impulsi) è una variabile dall’agilità limitata. Arexis utilizza l’interferometria e la triangolazione per localizzare i generatori di impulsi in modo molto accurato e nel più breve tempo possibile, il che può essere fatto singolarmente oppure da più piattaforme. Sarebbe possibile sfruttare anche la Time Difference Of Arrival (TDOA). 

A differenza dei sistemi legacy, Arexis utilizza l’intelligenza artificiale per rilevare e classificare i profili dei generatori di impulsi e il loro stato operativo. Al fine di consentire una successiva valutazione stazionaria, naturalmente è possibile registrare i dati rilevati in una granularità scalabile.

Arexis è in grado di trasmettere il quadro situazionale rilevato a un’ampia varietà di sottosistemi di una piattaforma portante tramite interfacce standardizzate. Per ciascuna interfaccia è possibile definire impostazioni dettagliate in modo separato e trasparente attraverso i dati di missione. 

Sul lato attivo, vengono utilizzate antenne AESA all’avanguardia (AESA – Actively Electronically Scanned Array) con la più recente tecnologia al nitruro di gallio. Questa scelta risulta vincente grazie alla maggiore potenza erogata. Utilizzando una DRFM (Digital Radio Frequency Memory) e processori potenti, è possibile disturbare o ingannare efficacemente un’ampia gamma di generatori di impulsi agili allo stesso tempo. Anche il lancio coordinato di contromisure può essere programmato liberamente. Arexis potrebbe anche essere utilizzato per una trasmissione di dati agile, a banda larga e multipiattaforma. 

Per gli aerei da combattimento, Arexis offre la possibilità opzionale di considerare, ad esempio, il radar di bordo come un sensore  in più. Su richiesta e in base alle preferenze del cliente, ad esempio, è possibile collegare ad Arexis i sensori elettro-ottici per l’allarme di avvicinamento missili.  

Arexis è modulare, adattabile ed esente ITAR (ITAR – International Traffic in Arms Regulation); la comunicazione con altri sottosistemi è assicurata tramite interfacce standard. Lo sviluppo di Arexis è interamente finanziato e non ha bisogno di essere trasferito sui futuri clienti. Pertanto, Saab è in grado di offrire Arexis a un prezzo molto competitivo. 

Arexis – Sopravvivenza, interoperabilità e capacità di alleanza 

Per poter continuare a dare un contributo rilevante nell’alleanza o in coalizioni, sarà necessario poter fornire un numero adeguato di capacità moderne in modo sostenibile. Ciò include capacità moderne nell’ambito dello spettro elettromagnetico come contributo al quadro situazionale generale e come fondamento dell’autoprotezione. Tuttavia, anche grazie al successo dell’integrazione delle piattaforme disponibili sul mercato, appare necessario modernizzare gli altri sistemi d’arma in servizio, al fine di mantenere la capacità di sopravvivenza, l’interoperabilità e quindi la capacità di alleanza. Ad oggi, Saab ha equipaggiato circa 4500 aerei da combattimento in tutto il mondo con sistemi di guerra elettronica e quindi ha una vasta esperienza nell’adattare i suoi sistemi a una varietà estremamente ampia di piattaforme portanti.

Arexis

Saab Arexis è un sistema di autoprotezione EW all’avanguardia per aerei da combattimento. Arexis è modulare e si adatta praticamente a qualsiasi piattaforma moderna ed è già disponibile in commercio.

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